di Fiorella Tonello
Chi ci aveva mai pensato prima o forse sì, ma mai così a lungo, cioè per ben cinque ore.
E la cosa straordinaria è che in questo labirinto si può trovare tutto o quasi, quello che ognuno vuole porre: nel disegno ognuno ha creato un proprio labirinto, ognuno così diverso e per me interessante.
Con uscite infinite,o appena una entrata o senza uscita, come il mio.
Ci possono essere fiori, alberi, farfalle ed ogni sorta di richiamo alla natura che colorano il percorso:un percorso generalmente circolare oppure con sembianze di caratteri orientali, di mappe di città.
E poi disegnare il labirinto in coppia crea un intreccio e uno scambio che possono iniziare subito o strada facendo e permettono di sentire il piacere del percorso insieme come un gioco in uno spazio e tempo infinito.
Scoprire dove siamo, che stiamo facendo della nostra esperienza e che, come possiamo disegnarla, così possiamo" fare" forme e colori nel reale.
Sì, si tratta di rendersi conto che possiamo scegliere di disegnare o creare il nostro labirinto ogni giorno, a poco a poco, partendo da noi, il centro da cui tutto si espande.
Come il sasso lanciato nell' acqua crea infiniti cerchi.
Percorrerlo al buio, mano nella mano in un parco, accompagnati da voci melodiose di soffi di vento,schiocchi di dita, riporta in una dimensione della realtà comunque giocosa, ma anche instabile e in continuo movimento, dove affidarsi all' altro, a colui/colei cui si dà la mano, sembra un elemento necessario per gustare fino in fondo questo percorso e poterlo condividere.
15luglio 2009
F.T.
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