Per parlare del silenzio ...bisogna rompere il silenzio.
Impersonale.
in prima persona : rompo il silenzio per esprimere cosa intendo per "pratica del silenzio".
Rompo il silenzio , il mio amico silenzio ...e fin qui ci sono.
Rompo il silenzio , il silenzio mio nemico del vivere sociale..e qui cominciano i guai.
Negli anni passati ho frequentati gruppi e laboratori per decenni: non reggevo il silenzio...lo interpretavo come il silenzio dell' imbarazzo generale a scoprirsi , a denudarsi, a rimettersi in gioco.
In quei casi rompevo il silenzio con l' urgenza della parola: parole di ansia e di panico, di narrazione urgente di pezzi di storia personale PUR di riempire il vuoto, colmare il silenzio.
Poi ho incontrato il silenzio della solitudine profonda , fecondo, piacevole, da custodire gelosamentee non l' ho condiviso quasi con nessuno.
E ancora più tardi, ho incontrato il silenzio spirituale, quello di shamatha e delle altre meditazioni buddiste...a confronto anche il silenzio dei filosofi impallidisce, anche se non li escludo dalle mie frequentazioni!
OGGI è urgente che rompa il silenzio : il blog, la rete non conoscono silenzi di cui non si voglia e possa parlare...
ANNI FA cominciavo una raccolta di poesie prendendo spunto da una poesia" bucolica " :
"Volte le spalle al silenzio
dei campi..."
Oggi eliminerei il secondo verso, semplicemente Teresa
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Da giovedì 29 settembre al Gavinuppia : ore 18-19
per informazione ed iscrizioni :dr.ssa Teresa Cella 335/561.44.22--055/57.92.17
Da giovedì 29 settembre al Gavinuppia : ore 18-19
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